TFR mensile in busta paga, no della Cassazione
A quali condizioni è possibile richiedere...
Il TFR, o Trattamento di Fine Rapporto, nasce più di cent’anni fa, più precisamente nell’anno 1916, quando fu istituita un’indennità di anzianità a favore di tutti gli impiegati richiamati alle armi, con lo scopo quello di garantire il sostentamento del lavoratore durante il periodo di disoccupazione e di ricerca di un nuovo lavoro.
Successivamente, con la legge 605/1966 questa forma di indennità venne estesa a tutti i casi di risoluzione del rapporto di lavoro, diventando a tutti gli effetti una forma di accantonamento finanziario obbligatorio a carico del datore di lavoro e a favore di tutti i suoi dipendenti.
Il TFR, nel corso del tempo, ha poi assunto caratteristiche sue proprie anche per quanto riguarda le sue modalità di liquidazione e pagamento.
Di TFR ne abbiamo già parlato anche in altri articoli pubblicati su questo blog, ma una recente sentenza della Cassazione è lo spunto per tornare sull’argomento.
Il TFR è una componente essenziale di ogni rapporto di lavoro e, in particolare, della retribuzione di ogni lavoratore. Si tratta di una somma che viene accantonata dal datore di lavoro anno dopo anno, durante lo svolgimento del rapporto lavorativo e in relazione alla retribuzione spettante allo stesso lavoratore.
Quest’ultimo matura nel tempo nei confronti del proprio datore di lavoro un vero e proprio diritto di credito, il cui pagamento, però, fatti salvi alcuni casi particolari, è differito al momento della cessazione del rapporto di lavoro.
La legge riconosce, tuttavia, al lavoratore dipendente il diritto all’anticipo di parte del TFR, alle condizioni (almeno 5 o 8 anni di servizio presso lo stesso datore di lavoro) e nei casi stabiliti dall’art. 2120 del Codice civile e dalla legge n. 53/2000, ossia:
– per spese sanitarie o interventi straordinari;
– per l’acquisto della prima casa di abitazione per sé o per i figli;
– per le spese da sostenere durante i periodi di fruizione del congedo parentale;
– per le spese connesse a congedi per la formazione).
Sempre l’articolo 2120 del Codice Civile prevede, però, la possibilità di eccezioni alle condizioni e ai casi sopra indicati, nel caso in cui ci sia un accordo individuale tra le parti e/o l’applicazione di un trattamento di miglior favore sempre rispettando i criteri di priorità stabiliti dalla legge.
Come si è anticipato, se da un lato la legge stabilisce dei precisi limiti per le anticipazioni del TFR, dall’altro, è comunque fatta salva la possibilità che le parti, cioè il datore di lavoro e il dipendente, concordino tra loro condizioni di maggior favore, tra cui la possibilità di anticipare mensilmente il TFR mediante accredito continuativo in busta paga.
In passato la Cassazione, con la sentenza 4133 del 22 febbraio 2007, aveva stabilito che “La disciplina delle anticipazioni sul Tfr si distingue da quella, più in generale, del Tfr e delle relative modalità di calcolo e, di conseguenza, l’inderogabilità di quest’ultima non incide sulla disciplina delle anticipazioni la quale, invece, è derogabile per accordo collettivo o individuale, tra le parti”.
Come spesso accade, la recente sentenza n. 13525/2025 della Cassazione si esprime in senso contrario escludendo la possibilità del pagamento rateizzato mensilmente del TFR.
In particolare, si legge nella sentenza, le condizioni di maggior favore cui si riferisce l’articolo 2120 possono ampliare i presupposti legali stabiliti per le anticipazioni del TFR in base ai quali l’anticipazione è dovuta, una sola volta, per un importo massimo pari al 70% del TFR accantonato, solo se il lavoratore ha un’anzianità minima di servizio di otto anni e, comunque, entro il tetto massimo di richieste del 10% degli aventi diritto e del 4% del numero totale di dipendenti. Così, ad esempio, il patto individuale potrebbe prevedere importi di anticipazione superiori al 70% oppure causali di anticipazioni aggiuntive a quelle tipizzate dal legislatore.
L’anticipazione del TFR operata, invece, in modo continuativo e senza una causale, mediante accredito mensile in busta paga, verrebbe a snaturare la funzione dell’anticipazione quale deroga, per ragioni eccezionali da soddisfare una tantum, alla regola generale per cui il TFR deve essere accantonato mensilmente.
Leggi le ultime notizie dal Blog
In questo spazio sempre aggiornato condivido notizie di attualità e approfondimenti utili
per dare una risposta alle vostre domande.
A quali condizioni è possibile richiedere...
Ecco qui, fresco di stampa, il nuovo numero della newsletter di Studio Legale Magri...
L'oggetto dell'incarico dell'ads...
Se la clausola penale, nella sua funzione e caratteristiche essenziali...
Prima di affrontare una causa giudiziaria...
È appena uscito il numero di maggio, n. 5-2025 della newsletter di Studio Legale Magri...
Quali sono le garanzie e tutele previste...
Puntale come sempre, è online il numero di aprile, n. 4-2025 della newsletter di Studio Legale Magri...
Nel caso di partecipazione di una persona fragile...
Quali sono i profili di responsabilità dell'ads e come si configurano...
È online il numero di marzo, n. 3-2025 della newsletter di Studio Legale Magri. Gli argomenti trattati in questo numero...
Come fare a gestire le situazioni...
Esistono diversi strumenti previsti dalla legge per risolvere le situazioni...
In caso di mancato pagamento del TFR come è possibile tutelarsi e quali...
È online il numero di febbraio, n. 2-2025 della newsletter di Studio Legale Magri. Gli argomenti trattati in questo numero...
Quali valutazioni è opportuno o necessario fare prima e durante...
L'attivazione delle misure protettive rappresenta uno degli strumenti...
Al momento della definizione degli accordi di separazione o divorzio, è possibile...
È online il numero 1-2025 della newsletter di Studio Legale Magri, nella sua nuova veste completamente rinnovata.
Cosa succede nel caso in cui il contratto di affitto venga dichiarato nullo?
A quali condizioni è possibile richiedere la misura della liquidazione controllata e quali...
Nello svolgimento del proprio incarico l'ads è tenuto ad osservare le indicazioni fornite dal giudice ma anche...
Il Testo Unico Bancario prevede una disciplina specifica per quanto riguarda...
Nell'ambito delle procedure di composizione della crisi di impresa, un ruolo particolare è occupato dalle...
Tutti sappiamo cos'è il testamento, ma spesso non è chiaro a cosa serva la sua pubblicazione e quali siano gli effetti che ne derivano. Le norme del codice civile a riguardo...
Il D.lgs. 18 settembre 2024, n. 139 ha introdotto importanti novità in materia di...
A seguito della cancellazione ed estinzione della società si avvia una fase delicata, per i rapporti giuridici che erano ancora in essere...
A seguito della cancellazione ed estinzione della società si avvia una fase delicata, per i rapporti giuridici che erano ancora in essere...
Il fondo patrimoniale ha una struttura precisa e finalità ben determinate e, dunque, un utilizzo non conforme può...
L'imposta di successione è da rivedere? se ne parla ormai da tempo, in particolare quando si tratta di far quadrare i conti pubblici...
La procedura di liquidazione controllata, pur avendo una struttura simile a quella della liquidazione giudiziale, ha caratteristiche peculiari...
L'AIGA (Associazione Italiana Giovani Avvocati) ha presentato alla Commissione Giustizia della Camera dei Deputati...
Un canale Patreon dedicato all'amministrazione di sostegno? Perché no! Ancora oggi sono tanti i dubbi e le domande su questa particolare figura, a cosa serve...
Il Terzo Correttivo al Codice della Crisi di Impresa, entrato in vigore il 28 settembre 2024, ha introdotto...
Innanzitutto, cos’è il merito creditizio? Con questa espressione si intende la capacità del debitore di far fronte ai propri debiti...
In caso di debiti professionali, è sicuro proteggere il proprio patrimonio con il fondo patrimoniale? Non è efficace...
Pur essendo tecnicamente un elemento “accidentale” del contratto (al pari della condizione), l’indicazione del termine entro...
L’assoggettabilità o meno all’IVA delle somme percepite (o corrisposte) latu sensu a titolo di risarcimento...
La questione dell’agibilità di un immobile compravenduto è spesso causa di controversie tra venditore e acquirente...
Le procedure di sfratto sono in continuo aumento da anni e il disagio abitativo è uno dei principali problemi...
In tema di cessione di azienda e responsabilità dell’acquirente, la regola generale e non derogabile, prevista...
Il trasferimento di un complesso aziendale, oltre a rispondere a precise scelte strategiche, determina anche conseguenze...
Sempre più frequentemente, tra i servizi richieste dalle aziende vi sono anche quelli relativi alla gestione e al recupero dei crediti verso clienti...
Quando si parla di cessione di partecipazioni societarie, quote o azioni che siano, sono diversi gli aspetti da da tenere in considerazione...
Togliti tutti i dubbi e stai in contatto con me
Invia una email all’indirizzo magri@studiolegalemagri.it o compila il form per richiedere uno dei miei servizi.
Iscriviti alla newsletter per ricevere le ultime novità o altre notizie che potrebbero interessarti.
Potrai cancellare la tua iscrizione in ogni momento inviandomi una mail.