L’invincibile (?!?) scudo delle misure protettive nella crisi di impresa
Nell'ambito delle procedure di composizione della crisi di impresa, un ruolo particolare è occupato dalle...
Pur essendo tecnicamente un elemento “accidentale” del contratto (al pari della condizione), l’indicazione del termine entro il quale deve essere concluso il contratto definitivo costituisce certamente una di quelle pattuizioni quasi sempre presenti in ogni contratto preliminare.
Tale clausola (generalmente nella forma “il contratto definitivo dovrà essere stipulato entro e non oltre il giorno…“, o simili), oltre a costituire la giustificazione del preliminare stesso per le parti (le quali, diversamente, avrebbero stipulato subito il definitivo) delimita l’ambito temporale entro il quale i contraenti hanno la possibilità di definire e valutare tutte le condizioni del futuro contratto definitivo.
La mancanza del termine non comporta l’invalidità del contratto (abbiamo detto, infatti, che tale indicazione non costitusce un requisito essenziale del preliminare). In tal caso, si potrà ricorrere, in via suppletiva, a quanto disposto dall’art. 1183 c.c. (Tempo dell’adempimento), I comma, o comunque si potrà richiedere che sia il giudice a stabilire tale indicazione.In mancanza del termine, il diritto alla stipulazione del contratto definitivo si estingue per prescrizione nel termine ordinario decennale (Cass. Civ. Sez. II, 15587/2001) decorrente dal giorno del perfezionamento del contratto preliminare stesso.
Veniamo ora all’ipotesi che nel contratto il termine sia indicato in maniera precisa (es., “”il contratto definitivo dovrà essere stipulato entro il 15 maggio p.v….“), quali sono le conseguenze del suo mancato rispetto?
L’indicazione di un termine per la stipula del contratto definitivo determina altre importanti conseguenze per i contraenti:
qualora il preliminare venga trascritto, gli effetti della trascrizione (effetto prenotativo ed al privilegio ex art. 2775 bis c.c.) vengono meno in caso di mancata stipula del contratto definitivo o mancata trascrizione della domanda giudiziale ex art. 2932 c.c. entro un anno dal termine convenuto per la stipula del definitivo;
se il preliminare riguarda immobili da costruire, secondo quanto disposto dal D.Lgs 122/2005, il termine per la conclusione del definitivo deve essere correlato al termine di durata eventualmente posto nella fideiussione di cui all’art. 2 del decreto suddetto, dal momento che tale fideiussione deve tutelare il promissario acquirente sino al momento del trasferimento della proprietà.
Leggi le ultime notizie dal Blog
In questo spazio sempre aggiornato condivido notizie di attualità e approfondimenti utili
per dare una risposta alle vostre domande.
Nell'ambito delle procedure di composizione della crisi di impresa, un ruolo particolare è occupato dalle...
Tutti sappiamo cos'è il testamento, ma spesso non è chiaro a cosa serva la sua pubblicazione e quali siano gli effetti che ne derivano. Le norme del codice civile a riguardo...
Il D.lgs. 18 settembre 2024, n. 139 ha introdotto importanti novità in materia di...
A seguito della cancellazione ed estinzione della società si avvia una fase delicata, per i rapporti giuridici che erano ancora in essere...
A seguito della cancellazione ed estinzione della società si avvia una fase delicata, per i rapporti giuridici che erano ancora in essere...
Il fondo patrimoniale ha una struttura precisa e finalità ben determinate e, dunque, un utilizzo non conforme può...
L'imposta di successione è da rivedere? se ne parla ormai da tempo, in particolare quando si tratta di far quadrare i conti pubblici...
La procedura di liquidazione controllata, pur avendo una struttura simile a quella della liquidazione giudiziale, ha caratteristiche peculiari...
L'AIGA (Associazione Italiana Giovani Avvocati) ha presentato alla Commissione Giustizia della Camera dei Deputati...
Un canale Patreon dedicato all'amministrazione di sostegno? Perché no! Ancora oggi sono tanti i dubbi e le domande su questa particolare figura, a cosa serve...
Il Terzo Correttivo al Codice della Crisi di Impresa, entrato in vigore il 28 settembre 2024, ha introdotto...
In caso di debiti professionali, è sicuro proteggere il proprio patrimonio con il fondo patrimoniale? Non è efficace...
Pur essendo tecnicamente un elemento “accidentale” del contratto (al pari della condizione), l’indicazione del termine entro...
L’assoggettabilità o meno all’IVA delle somme percepite (o corrisposte) latu sensu a titolo di risarcimento...
La questione dell’agibilità di un immobile compravenduto è spesso causa di controversie tra venditore e acquirente...
Le procedure di sfratto sono in continuo aumento da anni e il disagio abitativo è uno dei principali problemi...
In tema di cessione di azienda e responsabilità dell’acquirente, la regola generale e non derogabile, prevista...
Nell’affrontare una causa giudiziaria è opportuno valutare anche gli aspetti fiscali legati al pagamento delle somme...
Il trasferimento di un complesso aziendale, oltre a rispondere a precise scelte strategiche, determina anche conseguenze...
Sempre più frequentemente, tra i servizi richieste dalle aziende vi sono anche quelli relativi alla gestione e al recupero dei crediti verso clienti...
Innanzitutto, cos’è il merito creditizio? Con questa espressione si intende la capacità del debitore di far fronte ai propri debiti...
Quando si parla di cessione di partecipazioni societarie, quote o azioni che siano, sono diversi gli aspetti da da tenere in considerazione...
Togliti tutti i dubbi e stai in contatto con me
Invia una email all’indirizzo magri@studiolegalemagri.it o compila il form per richiedere uno dei miei servizi.
Iscriviti alla newsletter per ricevere le ultime novità o altre notizie che potrebbero interessarti.
Potrai cancellare la tua iscrizione in ogni momento inviandomi una mail.