Finanziaria 2026, TFR, fondi pensione e pignoramento
Con l'entrata in vigore della legge finanziaria 2006 entreranno in vigore diverse importanti novità, anche per quanto riguarda le pensioni, il TFR e i fondi pensione.
La Finanziaria 2026 introduce alcune novità in materia di Trattamento di Fine Rapporto e fondi pensione, anche con importanti conseguenze per quanto riguarda la “protezione patrimoniale” del TFR.
Le novità riguardano, in particolare e come si dirà tra poco, di una estensione del regime di silenzio-assenso relativo al conferimento nei fondi pensione delle somme accantonate come TFR durante il rapporto di lavoro.
La volontà del legislatore è quella di incrementare e favorire il ricorso al risparmio previdenziale privato, così da garantire minori pressioni future sulla spesa pensionistica pubblica (ndr: per un approfondimento su questo aspetto, segnalo questo articolo pubblicato dall’Osservatorio dei Conti Pubblici Italiani).
Esaminiamo le novità e quale sarà il loro impatto anche per quanto riguarda le procedure di pignoramento ed esecutive in genere sulla pensione e sul TFR.
Con il progressivo aumento dell’età media della popolazione italiana e un progressivo squilibrio tra popolazione attiva e popolazione pensionata, il sistema pensionistico pubblico è da tempo sottoposto a crescenti pressioni in termini di sostenibilità finanziaria.
Questa dinamica demografica, aggravata anche dal calo della natalità e dall’allungamento delle aspettative di vita, richiede una riflessione strutturale sul ruolo della previdenza pubblica e sulla necessità di affiancarle strumenti di previdenza complementare capaci di integrare il reddito pensionistico futuro.
È in questo contesto che si inserisce la modifica del sistema del “silenzio-assenso pensionistico” previsto dalla Manovra finanziaria in via di approvazione.
Sulla base delle attuali regole in vigore, il lavoratore alla prima assunzione ha sei mesi di tempo per comunicare all’azienda (compilando il modello TFR2) se intende lasciare il TFR, ossia gli accantonamenti per la liquidazione, in azienda o conferirlo a una forma di previdenza complementare.
In mancanza di scelta opera già un tacito conferimento: il TFR che maturerà sarà versato nel fondo pensione collettivo previsto dal contratto o, in mancanza, al fondo individuato come destinazione residuale.
Nella finanziaria 2026 si prevede l’introduzione di un periodo di sei mesi di silenzio‑assenso generalizzato, esteso anche ai lavoratori già in forza, non solo ai neoassunti per favorire il conferimento del TFR ai fondi pensione.
A partire dal 1° luglio 2026 per i lavoratori dipendenti del settore privato (esclusi i lavoratori domestici) assunti per la prima volta il TFR finirà automaticamente al fondo di previdenza integrativa individuato dai contratti collettivi di lavoro.
Questo automatismo, però, non scatterà se, entro 60 giorni, il lavoratore rinuncerà espressamente a questo conferimento, scegliendo invece di versarlo ad un’altra forma di previdenza complementare dallo stesso liberamente prescelta oppure di mantenerlo nel regime ordinario di TFR (cioè di lasciarlo in azienda).
La scelta di mantenere il TFR in azienda non sarà definitiva, potendo essere successivamente revocata con la decisione di aderire ad un fondo, mentre, una volta effettuato, il conferimento del TFR alla previdenza integrativa è irreversibile.
Un argomento sempre caldo quando si parla di TFR e di pensioni riguarda la possibilità o meno che queste somme vengano pignorate da un creditore. A questo indirizzo trovate un mio approfondimento sull’argomento, ma qui tratterò, invece, della questione relativa alla protezione offerta dai fondi pensione.
In linea generale e come si vedrà tra poco, il TFR conferito ai fondi pensione gode di una tutela rafforzata rispetto al TFR lasciato in azienda, risultando di norma non pignorabile. La questione, però, cambia nel momento in cui il TFR fuoriesce dal fondo, ossia quando si trasforma in prestazione (rendita o capitale), diventando così aggredibile dai creditori ma comunque nei limiti previsti per pensioni e trattamenti assimilati.
La regola di fondo è data dall’art. 545 c.p.c., che disciplina i crediti impignorabili e i limiti di pignorabilità delle indennità da lavoro, includendo anche il TFR tra le somme pignorabili entro il limite del quinto, salvo crediti alimentari.
Per le forme pensionistiche complementari interviene inoltre l’art. 11 del D.Lgs. 252/2005 che prevede l’intangibilità delle posizioni individuali nei fondi pensione, richiamando, in fase di erogazione, il regime di pignorabilità previsto per le pensioni obbligatorie.
Nel caso in cui il lavoratore non abbia deciso di conferire il TFR in un fondo pensione e quindi resta accantonato presso il datore di lavoro, questa somma, che matura e cresce durante il rapporto di lavoro, integra un credito certo e liquido del lavoratore.
In questa situazione il TFR può essere pignorato, nel limite di un quinto del suo ammontare, in quanto indennità connessa al rapporto di lavoro. Come hanno chiarito le sentenze sulla questione, questa regola vale sia per il TFR maturato e non ancora corrisposto sia per quello divenuto esigibile alla cessazione del rapporto.
Diversa è la posizione del TFR confluito in un fondo di previdenza complementare: finché le somme restano nella “posizione individuale” dell’aderente, esse non sono aggredibili dai creditori in forza dell’intangibilità delle posizioni nei fondi pensione (analogamente a quanto previsto dall’art. 1923 c.c. sull’impignorabilità delle assicurazioni sulla vita e) in virtù dell’art. 11 d.lgs. 252/2005.
La dottrina e la prassi sottolineano infatti che la funzione previdenziale di lungo periodo giustifica un regime di impignorabilità tendenzialmente assoluta in fase di accumulo (cioè durante il periodo lavorativo), proprio per evitare che esigenze esecutive comprimano la finalità protettiva della previdenza complementare.
La Cassazione ha stabilito che le posizioni nei fondi di previdenza complementare restano non pignorabili anche dopo la cessazione del rapporto di lavoro, finché non vengono riscattate o trasformate in prestazione, ribadendo la natura previdenziale e non meramente creditizia di tali somme.
In altre pronunce è stato riconosciuto che, una volta erogata la prestazione (in capitale o rendita), la stessa diviene pignorabile nei limiti di un quinto, con applicazione, in via analogica, del regime di pignorabilità previsto per le pensioni e per le ulteriori indennità da lavoro.
In virtù di quanto detto sino ad ora, dal punto di vista del possibile pignoramento del TFR, sul piano operativo la distinzione cruciale è tra fase di accumulo nel fondo e la fase di erogazione:
In sintesi: per il debitore-lavoratore, il conferimento del TFR al fondo pensione offre quindi una protezione significativa contro l’aggressione dei creditori nella fase di accumulo, cioè durante il periodo lavorativo, ma non garantisce un’immunità assoluta.
Al termine del rapporto di lavoro, il TFR “esce” dal fondo e diventa una prestazione esigibile, cioè deve essere pagato al lavoratore, rientrando però nel circuito dei crediti pignorabili, sia pure entro limiti rigorosi a tutela della dignità e del sostentamento dell’aderente.
Leggi le ultime notizie dal Blog
In questo spazio sempre aggiornato condivido notizie di attualità e approfondimenti utili
per dare una risposta alle vostre domande.
Con l'entrata in vigore della legge finanziaria 2006 entreranno in vigore diverse importanti novità, anche per quanto riguarda le pensioni, il TFR e i fondi pensione.
A seguito della cancellazione ed estinzione della società si avvia una fase delicata per i rapporti giuridici in essere al...
Ultimo numero del 2025 della newsletter! Quest'anno abbiamo affrontato questioni delicate, scelte complesse e cambiamenti normativi spesso difficili da interpretare...
A distanza di più di vent'anni dall'entrata in vigore della legge 6/2004, le norme sull'amministrazione di sostegno e sulle misure protettive...
Di fronte alla possibilità che una parte ritardi ad eseguire la propria prestazione prevista nel contratto o, addirittura...
In caso di debiti familiari si può ricorrere alla liquidazione controllata, uno strumento...
Cosa fare se il cliente non paga? Attendere, sperando che prima o poi, il cliente decida di...
Nel numero di novembre della newsletter si parlerà di Diritto Pop, di amministrazione di sostegno per un recente caso di...
Proteggere i beni della famiglia e metterli al riparo da eventuali aggressioni dei creditori. Sono queste le...
Si è tenuto presso il Palazzo di Giustizia di Brescia...
Quali sono le peculiarità della NASpI nel caso di apertura della procedura di liquidazione giudiziale della società? Nelle valutazioni...
How to handle over-indebtedness in Italy?
Cos'è la dichiarazione di successione, come si compila e come si calcolano le imposte?
Un ebook che affronta il delicato tema del...
Di cosa parla il numero di ottobre della newsletter? Questo mese troverete un approfondimento sul...
Nel momento in cui si presenta la domanda per la nomina di un esperto, l'imprenditore può...
Fa notizia la vicenda del noto...
Qual è il collegamento che esiste, ai fini successori, tra la...
In alcune situazioni particolari è necessario...
Quando si parla di procedure esecutive...
Il numero di settembre della newsletter è dedicato ad una iniziativa...
Una recente sentenza ha riaperto la questione circa la...
Quando si tratta di prendere in affitto un appartamento è importante valutare con attenzione...
Agosto, ferie mie, non ti conosco! Ecco il nuovo numero della newsletter di Studio Legale Magri...
Quando si parla di procedure esecutive...
Per farsi notare sulla rete è sempre più necessario...
Il nuovo numero di luglio della newsletter di Studio Legale Magri presenta...
Quando si parla di caregiver si fa riferimento ad una...
Quali sono le garanzie e tutele...
A quali condizioni è possibile richiedere...
Ecco qui, fresco di stampa, il nuovo numero della newsletter di Studio Legale Magri...
L'oggetto dell'incarico dell'ads...
Se la clausola penale, nella sua funzione e caratteristiche essenziali...
Prima di affrontare una causa giudiziaria...
È appena uscito il numero di maggio, n. 5-2025 della newsletter di Studio Legale Magri...
Quali sono le garanzie e tutele previste...
Puntale come sempre, è online il numero di aprile, n. 4-2025 della newsletter di Studio Legale Magri...
Nel caso di partecipazione di una persona fragile...
Quali sono i profili di responsabilità dell'ads e come si configurano...
È online il numero di marzo, n. 3-2025 della newsletter di Studio Legale Magri. Gli argomenti trattati in questo numero...
Come fare a gestire le situazioni...
Esistono diversi strumenti previsti dalla legge per risolvere le situazioni...
In caso di mancato pagamento del TFR come è possibile tutelarsi e quali...
È online il numero di febbraio, n. 2-2025 della newsletter di Studio Legale Magri. Gli argomenti trattati in questo numero...
Quali valutazioni è opportuno o necessario fare prima e durante...
L'attivazione delle misure protettive rappresenta uno degli strumenti...
Al momento della definizione degli accordi di separazione o divorzio, è possibile...
È online il numero 1-2025 della newsletter di Studio Legale Magri, nella sua nuova veste completamente rinnovata.
Cosa succede nel caso in cui il contratto di affitto venga dichiarato nullo?
A quali condizioni è possibile richiedere la misura della liquidazione controllata e quali...
Nello svolgimento del proprio incarico l'ads è tenuto ad osservare le indicazioni fornite dal giudice ma anche...
Il Testo Unico Bancario prevede una disciplina specifica per quanto riguarda...
Nell'ambito delle procedure di composizione della crisi di impresa, un ruolo particolare è occupato dalle...
Tutti sappiamo cos'è il testamento, ma spesso non è chiaro a cosa serva la sua pubblicazione e quali siano gli effetti che ne derivano. Le norme del codice civile a riguardo...
Il D.lgs. 18 settembre 2024, n. 139 ha introdotto importanti novità in materia di...
A seguito della cancellazione ed estinzione della società si avvia una fase delicata, per i rapporti giuridici che erano ancora in essere...
A seguito della cancellazione ed estinzione della società si avvia una fase delicata, per i rapporti giuridici che erano ancora in essere...
Il fondo patrimoniale ha una struttura precisa e finalità ben determinate e, dunque, un utilizzo non conforme può...
L'imposta di successione è da rivedere? se ne parla ormai da tempo, in particolare quando si tratta di far quadrare i conti pubblici...
La procedura di liquidazione controllata, pur avendo una struttura simile a quella della liquidazione giudiziale, ha caratteristiche peculiari...
L'AIGA (Associazione Italiana Giovani Avvocati) ha presentato alla Commissione Giustizia della Camera dei Deputati...
Un canale Patreon dedicato all'amministrazione di sostegno? Perché no! Ancora oggi sono tanti i dubbi e le domande su questa particolare figura, a cosa serve...
Il Terzo Correttivo al Codice della Crisi di Impresa, entrato in vigore il 28 settembre 2024, ha introdotto...
Innanzitutto, cos’è il merito creditizio? Con questa espressione si intende la capacità del debitore di far fronte ai propri debiti...
In caso di debiti professionali, è sicuro proteggere il proprio patrimonio con il fondo patrimoniale? Non è efficace...
Pur essendo tecnicamente un elemento “accidentale” del contratto (al pari della condizione), l’indicazione del termine entro...
L’assoggettabilità o meno all’IVA delle somme percepite (o corrisposte) latu sensu a titolo di risarcimento...
La questione dell’agibilità di un immobile compravenduto è spesso causa di controversie tra venditore e acquirente...
Le procedure di sfratto sono in continuo aumento da anni e il disagio abitativo è uno dei principali problemi...
In tema di cessione di azienda e responsabilità dell’acquirente, la regola generale e non derogabile, prevista...
Il trasferimento di un complesso aziendale, oltre a rispondere a precise scelte strategiche, determina anche conseguenze...
Sempre più frequentemente, tra i servizi richieste dalle aziende vi sono anche quelli relativi alla gestione e al recupero dei crediti verso clienti...
Quando si parla di cessione di partecipazioni societarie, quote o azioni che siano, sono diversi gli aspetti da da tenere in considerazione...
Togliti tutti i dubbi e stai in contatto con me
Invia una email all’indirizzo ma***@***************ri.it o compila il form per richiedere uno dei miei servizi.
Iscriviti alla newsletter per ricevere le ultime novità o altre notizie che potrebbero interessarti.
Potrai cancellare la tua iscrizione in ogni momento inviandomi una mail.