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Clausola penale, una tutela (in più) per i tuoi contratti

La clausola penale è uno strumento spesso sottovalutato che, se utilizzato in maniera opportuna, potrebbe invece garantire contrattualmente e rafforzare la tutela del creditore, con un evidente vantaggio in termini di costi e di tempi.

Analogamente ad altri tipi di strumenti, – come ad esempio, la clausola fideiussoria nel contratto di locazione – , anche la clausola penale costituisce un’importante salvaguardia in caso di inadempimenti e ritardi da parte del debitore.

Perché sia efficace, però, è necessario che sia tarata e personalizzata in maniera puntuale rispetto agli interessi delle parti e non invece inserita in maniera generica.
Delle caratteristiche della clausola penale ne ho già parlato su questo blog, ma in questo post e nell’approfondimento che trovate linkato in fondo, voglio esaminare gli aspetti redazionali della clausola, cioè come si scrive, cosa deve contenere e cosa invece è meglio non scrivere.

“Time is money” – Benjamin Franklin

Che cos'è la clausola penale

Nel caso in cui l’obbligazione non venga adempiuta, il creditore ha diritto al risarcimento dei danni subiti o, meglio, dei danni che deve dimostrare di avere subiti.
Tecnicamente si chiama onere della prova: è il creditore che, prima di chiedere il risarcimento, deve dimostrare e provare di aver subito un danno, oltre che quantificarlo.

Con la clausola penale il meccanismo viene, in un certo senso, invertito.
Le parti del contratto stabiliscono prima quale sarà la prestazione, – di solito il pagamento di una somma prestabilita -, cui è tenuto uno dei contraenti qualora si renda inadempiente o sia in ritardo nell’adempimento. In questo modo, il debitore sarà tenuto senz’altro a pagare la penale stabilita ed il creditore non dovrà dare la prova di avere subito un danno e determinare l’ammontare dello stesso.

La clausola penale è, appunto, il patto con cui le parti di un contratto stabiliscono anticipatamente la somma da corrispondere in caso di inadempimento o ritardo nell’adempimento di un obbligo, indipendentemente dal danno effettivo.

 

A cosa serve?

Proprio per le sue caratteristiche, la clausola penale ha tre funzioni fondamentali:

  • evita contenziosi sull’esistenza e quantificazione del danno, non essendo necessario fornirne la prova;
  • responsabilizza la parte obbligata;
  • riduce i tempi e i costi per ottenere un risarcimento.

In un certo senso, è uno strumento che consente di “stabilire prima” quanto varranno certi rischi del contratto.

 

Come funziona la clausola penale nei contratti

La clausola può operare in due situazioni principali:

– in caso di ritardo

Scatta quando la prestazione viene eseguita, ma oltre il termine pattuito;

– in caso di inadempimento

Scatta quando la prestazione non viene eseguita affatto.

In entrambi i casi, la somma è dovuta senza necessità di provare il danno. È questo il vantaggio principale dello strumento.

 

La clausola deve essere proporzionata: la riduzione del giudice

Se la penale è manifestamente eccessiva, il giudice può ridurla d’ufficio.
La penale è eccessiva quando:

  • supera in modo sproporzionato il valore del contratto;
  • non è coerente con il tipo di obbligazione;
  • produce un risultato ingiusto o abusivo.

In questi casi il giudice può intervenire modificando al ribasso l’importo che era stato stabilito nella penale.

 

…e il danno ulteriore?

Proprio per la sua caratteristica essenziale, ossia per il fatto che viene stabilito preventivamente l’importo,  la penale limita il “risarcimento” alla prestazione promessa.

In ogni caso, è comunque possibile prevedere la risarcibilità del danno ulteriore, cioè, concretamente, richiedere il pagamento di una somma aggiuntiva rispetto a quella prevista nella penale, come risarcimento del danno, appunto, ulteriore,

Ad esempio, se nel parti inseriscono nel contratto una penale di 5.000 euro ma il danno effettivo è di 6.000 euro, la parte danneggiata può chiedere il risarcimento dei 1.000 euro ulteriori.
Questo, però, solo a due condizioni:
– è stata prevista nel contratto la risarcibilità del danno ulteriore;
– la parte danneggiata riesce a dimostrare e quantificare il danno ulteriore.

 

Cosa deve contenere una clausola penale per essere efficace

Una clausola vaga o generica rischia di essere dichiarata inefficace, per questo deve contenere:
– l’indicazione precisa dell’obbligo la cui violazione fa scattare la penale;
– l’importo da pagare in caso di ritardo o di inadempimento o, comunque, il criterio di calcolo (somma fissa, percentuale, tariffa giornaliera): una penale indeterminata o non determinabile non è efficace;
– le modalità di pagamento;
– (in alcuni casi) la doppia firma.

Conviene inserire una clausola penale nei contratti?

Sì, inserire una clausola penale nei contratti rappresenta una scelta strategica e spesso vantaggiosa, soprattutto quando la prestazione oggetto dell’accordo è particolarmente sensibile rispetto ai tempi o alla qualità.

Una clausola penale, infatti, stabilisce in anticipo una somma di denaro che la parte inadempiente dovrà corrispondere all’altra in caso di violazione degli obblighi contrattuali. Questo strumento è particolarmente utile quando il rischio di inadempimento può generare danni significativi, difficilmente quantificabili a posteriori, oppure quando si vuole evitare lunghe e costose controversie giudiziarie.

Conviene inserire una penale in tutti i casi in cui:
– la prestazione è sensibile nei tempi o nella qualità,
– il rischio di inadempimento può generare danni importanti,
– si vuole prevenire il contenzioso,
– si desidera un contratto più sicuro e prevedibile.

Per privati e imprese è una forma di tutela preventiva che riduce rischi e costi successivi.

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